Un’estate norvegese come ricordo e un’insalata indimenticabile
Quando ancora la Vita non aveva dato a Lei la gioia più grande ed il dolore più grande, ed a me la gioia più grande di una figlia e il dolore più grande di perdermi e perderla, eravamo amiche, eravamo spensierate, eravamo compagne di avventure e di disavventure; Lei era un mio braccio, una mia gamba, metà del mio cuore…ed io ero felice.
Oggi che la Vita ci ha separate ed ha lasciato, nel mio cuore, un cratere, un ricordo tra milioni rimane indelebile: quello di una colazione.
Una colazione a base di pane integrale, salmone e avocado, fatta durante un’estate norvegese che, come tutti gli altri attimi di vita passati con Lei, mai dimenticherò.
Eravamo in vacanza ad Oslo; una breve vacanza estiva di 4 giorni, alla scoperta di una città splendida su cui, d’estate, non tramonta mai il sole e in cui, alle undici di sera, puoi passeggiare nella piazza del Palazzo Reale come se fossero le cinque di pomeriggio.
La Città
Oslo mi ha affascinata, con le sue notti crepuscolari e il suo senso di civiltà che stupisce e ci insegna il significato profondo di rispetto e parità.
Io ricordo una città bella, pulita, in cui tutto funzionava e in cui le diverse etnie erano in armonia tra loro; qui si respirava aria di modernità, di rispetto, di civiltà.
E ricordo, chiaro come se fosse oggi, le risate, le facce buffe, la spensieratezza e la gioia che mi dava la consapevolezza che la nostra amicizia sarebbe durata per sempre perché il sentimento che ci legava non avrebbe mai potuto morire.
E invece…
La Vita mi ha dimostrato che anche i castelli più solidi si possono incrinare e crollare. E quando questo è dovuto ad un mio errore, il dolore è ancora più grande..
Dormivamo in un piccolo albergo non lontano dal centro e una mattina scovammo questo bar carinissimo, tutto in legno, in cui servivano piatti molto curati, realizzati con prodotti bio e freschissimi, e qui assaggiai quel sandwich che, oggi, ha ispirato la ricetta di questo post.
Questo ricordo si è tramutato in ricetta quando, complice una discussione semi-seria con Leonardo Romanelli su quanto fosse odiosa, ed odiata, l’insalata di riso, io fui chiamata a dire la mia e a citare come sarebbe potuta essere una mia insalata di riso ideale.
Come a volte accade, senza conoscerne il reale meccanismo, che alcuni ricordi tornino alla mente e ripopolino i nostri pensieri, mi tornò lucido il ricordo di quella colazione norvegese e sentii di nuovo in bocca il sapore avvolgente di quel salmone affumicato che si scioglieva in un abbraccio voluttuoso con l’avocado maturo e quel pane integrale fragrante e saporito.
Quel ricordo diventò la ricetta della mia insalata di riso perfetta.
Fu così che dal gioco della discussione semi-seria al gioco di organizzare un contest, affatto semi-serio, sull’insalata di riso, con tanto di sponsor Riso Gallo e di parteciparvi come concorrente, è stato un lampo.
Il mio Ricordo di un’estate norvegese è finito in finale, tra le 5 migliori ricette.
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ngredienti:
600g di riso integrale
400g di salmone fresco con la pelle
1 avocado maturo
olio evo
3 lime
1/2 bicchiere di latte di soia al naturale
1 cucchiaio di aceto
olio di semi
sale
aneto
pepe nero
legni per affumicatura
carta
2 fogli di alluminio
Preparazione:
Il salmone per questa ricetta va affumicato quindi passo subito a spiegarvi come procedere all’affumicatura casalinga.
COME AFFUMICARE IL SALMONE IN CASA
Vi servirà:
1 padella wok con il suo coperchio
1 griglia della stessa circonferenza del wok
basilico secco
salvia secca
rosmarino secco
camomilla selvatica secca
origano secco
carta
fiammiferi o legnetti sottili da usare per accendere il fuoco
2 fogli di carta alluminio
Procedimento:
Per prima cosa preparate la padella wok svitando il manico (dovrete infilarla in forno) e foderandola con l’alluminio, in modo da proteggerne l’interno.
Poi predisponete i legni per il fuoco partendo dal fondo della padella, mettendo prima la carta a pezzetti, i legnetti o i fiammiferi, poi i legni più duri come la salvia, il basilico e il rosmarino e, a salire, l’origano e la camomilla.
A parte sistemate il salmone, dalla parte della polpa, sulla griglia.
Accendete il fuoco usando un fiammifero; non appena la fiamma si abbassa e si genera il fumo, sistemate la griglia sul wok, chiudete il coperchio e mettete il wok nel forno spento, chiudete il forno e lasciate affumicare per almeno 25-30 minuti.
Accorgimenti:
Ci sono alcuni accorgimenti che dovete aver cura di adottare.
- Innanzitutto le dimensioni della griglia, deve essere dello stesso diametro del wok o, al limite, un pelino più piccola, perchè il coperchio del wok si deve chiudere quasi ermeticamente, altrimenti il fumo uscirà dalla padella e l’affumicatura non vi riuscirà.
- Per essere sicuri di ottenere una affumicatura uniforme vi consiglio di tagliare il salmone in tranci più piccoli, in modo da aromatizzare tutta la carne, anche quella al cuore del pezzo. Se decidete di lasciare il salmone intero, mettete una maggiore quantità di legni e prolungate l’affumicatura di almeno 10-15 minuti.
- Per i legni, potete usare quallo che più vi aggrada; l’affumicatura può esser fatta con i legni di faggio, di abete, di pino, o altro, tenendo conto che ogni essenza darà al salmone la sua peculiare nota profumata. Io volevo realizzare una ricetta fresca ed estiva quindi ho usato legni leggeri, che lasciassero solo leggermente la caratteristica nota amara dell’affumicatura ma che, al contrario, dessero un profumo fresco ed intensamente aromatico alla carne.
- Abbiate molta cura di sistemare la griglia vicino ai legni ma non a contatto, altrimenti il salmone si brucerà.
- Per la scelta della griglia avete diverse opzioni; potete usare quella che molte wok hanno in dotazione oppure potete usare uno spargifiamma, come ho fatto io, facendo attenzione alle dimensioni, come scritto nel primo punto.
Si parte!
A questo punto, trascorsi i 25-30 minuti, avrete il vostro salmone affumicato che dovrete rosolare velocemente dalla parte della pelle, per renderla croccante.
Quindi prendete una padella antiaderente, mettete un filino d’olio e, appena sarà ben calda, adagiateci il salmone dalla parte della pelle; salate leggermente e fate rosolare a fuoco vivo 3-4 minuti, spegnete il fuoco, girate il salmone dalla parte della polpa e, con un coltello affilato, staccate la pelle, cercando di non romperla.
Una volta staccata la pelle, mettetela da parte, riaccendete il fuoco e girate il salmone dalla parte della polpa da cui avete staccato la pelle, salate leggermente, fate rosolare 1 minuto a fuoco vivo e mettetelo da parte; nella stessa padella fate rosolare, sempre a fuoco vivo, la pelle dalla parte che era attaccata al salmone e, quando sarà bella croccante, spegnete il fuoco e mettetela da parte.
Il vostro salmone è pronto.
Lessate il riso in abbondante acqua salata; vi ci vorranno 25-30 minuti. Mettetelo da parte a far raffreddare.
In un recipiente capiente tagliate a pezzi piccoli l’avocado, spezzettate grossolanamente il salmone con le mani e condite con sale, olio evo e il succo di mezzo lime.
Nel bicchiere del frullatore ad immersione, o in un altro recipiente stretto e alto, mettete il latte di soia con l’aceto, il succo di mezzo lime, un bel pizzico di sale, mezzo bicchiere d’olio di semi e iniziate a frullare muovendo continuamente il frullatore dall’alto verso il basso per far incorporare aria al composto; via via che frullate aggiungete a filo e molto lentamente altro olio di semi finchè il composto non si addenserà.
Assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale.
Quando la vostra maionese vegana leggera sarà pronta aggiungete l’aneto tritato finissimamente al coltello e il succo di mezzo lime in modo da aumentare l’acidità e la freschezza del composto e renderlo un pochino più liquido.
Controllate che il riso sia freddo e aggiungetelo al salmone e all’avocado.
A parte tagliate il lime in 8 spicchi e da questi ricavate dei filettini minuscoli e sottili, mantenendo la buccia e la polpa, unitelo al riso e condite il tutto.
Se vi sembra che ci sia bisogno di altro olio, aggiungetene un altro pochino, ma senza esagerare.
Infine:
Servite la vostra insalata di riso norvegese in coppette e decorate con un cucchiaino di maionese leggera, un pezzetto di pelle croccante, una spolveratina di aneto tritato e una grattatina di pepe nero fresco e qualche goccia d’olio evo a crudo.
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Consigli Utili:
- L’affumicatura del salmone è un’operazione abbastanza complicata ma vi assicuro che ne trarrete grande soddisfazione; in primis perché ve la potete personalizzare cambiando legni in base al sapore e al carattere che volete dare al vostro piatto, inoltre perché una volta che avrete imparato ad affumicare bene il salmone (io c’ho messo 3 affumicature..) potrete affumicare di tutto, dai formaggi stagionati e freschi alla carne e, conoscendo i legni, potrete creare affumicature ad hoc da abbinare alle vostre ricette.
- Questa insalata di riso è molto equilibrata; il lime, aspro e fresco, che ripulisce la bocca dal grasso del salmone e dell’avocado, esaltandone il sapore senza lasciare sgradevoli sensazioni di untuosotà in bocca, l’avocado che si scioglie in bocca, il salmone, profumato e intenso, da la sferzata di carattere al piatto, Il riso integrale, che da un tocco croccanate e rustico e la salsina vegan che unisce tutto in un abbraccio estivo che lascia la bocca buona.